p.s.
Chiedo venia, ma dalle mie parti provo a spiegare perché non mi piace la frase commemorativa che hai scelto (non vuole essere una critica a te né a Peres…)
Non scusarti, è normale che ognuno interpreti secondo la propria percezione.
Invece per me vivere piccoli come il proprio ego non vuol significare che quell’ego sia piccolo, vuol dire far prevalere le proprie idee rispetto al pensare a se stessi, all’Io. Non bisogna crogiolarsi sul proprio essere (o malessere) ecco, così la vedo.
Non pensando al proprio ego si può andare avanti in una comunità seguendo intenti comuni. Le idee personali di ciascuno diventano un fertilizzante per il proprio paese.
Immagino che Peres questo intendesse.
Lui ha scelto l’idea?! HAHAHAHAHAHAHA!!!! (scusa, ma è davvero una delle cose più comiche che mi sia capitato di leggere negli ultimi tempi) (sì, lo so, si usa dire che i morti andrebbero rispettati, ma ci sono dei limiti, per la miseria)
Non è questione di simpatia, è questione di conoscere la sua storia. Qualcuno, anni fa, ha detto che era più facile che Arafat diventasse ebreo ortodosso piuttosto che Peres rinunciasse a una poltrona, e questo è il ritratto più aderente al personaggio che sia mai stato tracciato.
È riuscito però a farsi apprezzare da molti ed a portare avanti la sua idea di pace (idea perché purtroppo in sostanza è molto difficile realizzarla,come ben sai).
“Idea di pace” che ha provocato migliaia di morti, e un disastro di cui non si vede la fine. Il bevitore del bar Sport ha il diritto di non saper fare i conti con la realtà, uno statista no. Da giovane li sapeva fare, quei conti. Se fosse morto 25 anni fa (lui e Rabin) tutta quella carnificina – di israeliani e di palestinesi – che quei due hanno provocato non ci sarebbe stata.
Mi pare che sia stato Roosevelt (Teddy, non FD) a dire: in una discussione, parla gentilmente, e portati dietro un nodoso bastone.
Ecco, il nodoso bastone di Peres era, e continua ad essere, radioattivo.
Lo considero un complimento, se Israele ancora esiste credo sia per questo.
lgazometro 
Una notizia davvero molto triste.
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Un grande uomo con un grande sogno di pace.
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Condoglianze sincere.
p.s.
Chiedo venia, ma dalle mie parti provo a spiegare perché non mi piace la frase commemorativa che hai scelto (non vuole essere una critica a te né a Peres…)
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Non scusarti, è normale che ognuno interpreti secondo la propria percezione.
Invece per me vivere piccoli come il proprio ego non vuol significare che quell’ego sia piccolo, vuol dire far prevalere le proprie idee rispetto al pensare a se stessi, all’Io. Non bisogna crogiolarsi sul proprio essere (o malessere) ecco, così la vedo.
Non pensando al proprio ego si può andare avanti in una comunità seguendo intenti comuni. Le idee personali di ciascuno diventano un fertilizzante per il proprio paese.
Immagino che Peres questo intendesse.
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La tua risposta restituisce un senso a una frase che forse ho equivocato in altro senso. Grazie
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Lui ha scelto l’idea?! HAHAHAHAHAHAHA!!!! (scusa, ma è davvero una delle cose più comiche che mi sia capitato di leggere negli ultimi tempi) (sì, lo so, si usa dire che i morti andrebbero rispettati, ma ci sono dei limiti, per la miseria)
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Mi par di capirei non ti fosse molto simpatico.
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Non è questione di simpatia, è questione di conoscere la sua storia. Qualcuno, anni fa, ha detto che era più facile che Arafat diventasse ebreo ortodosso piuttosto che Peres rinunciasse a una poltrona, e questo è il ritratto più aderente al personaggio che sia mai stato tracciato.
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È riuscito però a farsi apprezzare da molti ed a portare avanti la sua idea di pace (idea perché purtroppo in sostanza è molto difficile realizzarla,come ben sai).
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“Idea di pace” che ha provocato migliaia di morti, e un disastro di cui non si vede la fine. Il bevitore del bar Sport ha il diritto di non saper fare i conti con la realtà, uno statista no. Da giovane li sapeva fare, quei conti. Se fosse morto 25 anni fa (lui e Rabin) tutta quella carnificina – di israeliani e di palestinesi – che quei due hanno provocato non ci sarebbe stata.
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Non la penso come te ma ci sta tutta, come dice un vecchio detto yiddish : ” Due ebrei, tre opinioni”.
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Un proverbio italiano invece dice: in Italia due persone, tre partiti.
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Sarà colpa della lobby giudopoliticomassonica.
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Ci si deve sempre fermare a riflettere di fonte ad un “giusto”
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Sì, secondo me lo è stato.
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Anche secondo me… per quanto complicata sia quella vicenda geopolitica… ha saputo mediare, almeno ci ha provato con tutto se stesso!
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Mi pare che sia stato Roosevelt (Teddy, non FD) a dire: in una discussione, parla gentilmente, e portati dietro un nodoso bastone.
Ecco, il nodoso bastone di Peres era, e continua ad essere, radioattivo.
Lo considero un complimento, se Israele ancora esiste credo sia per questo.
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È un’interessante visione la tua, bel paragone.
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http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=63953
(l’ultima parte)
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