Al telefono con Megera

Volevo scrivere un post su quella stronza operatrice del radiotaxi romano che poco fa mi ha chiamato.

Era disturbata dal non aver trovato nessuno all’indirizzo da me segnalato. Al mio contestare che il taxi era per mio figlio il quale era già sulla macchina di un suo collega, la stronza tipa si è incazzata indispettita, ha fatto il vocione.

Al suo indispettirsi è seguita una mia difesa del pargolo che aspettava al freddo e al gelo e che si è accomodato sul primo taxi che gli è capitato sotto tiro.

La stronza tizia ha continuato a sbraitare per molto. Ho provato anche a chiudere la telefonata ma il telefono era come sotto un incanto, probabilmente la stronza oltre che stronza era anche una strega.

Volevo scrivere su questa cosa ma lascio perdere, non voglio rovinarmi l’onorel’odorel’amorele more, l’umore.

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15 pensieri su “Al telefono con Megera

  1. Erasmo ha detto:

    Il degrado dei call center è specchio del degrado del Paese. Ti interrompono, ti trattano male e alla fine -cosa inaudita- riattaccano. Questo Paese ha smesso di comprendere la differenza che passa fra un cliente e un fornitore. Ossia, siamo al gradino più basso.

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